Alejandro “Papu” Gomez torna a parlare in una lunga intervista a SportWeek, raccontando la sua carriera, la vita dopo la squalifica e il futuro a Padova. Tra i tanti temi toccati, uno spicca: il sogno mancato di vestire la maglia del Napoli.
Il sogno Napoli: Diego e la passione dei tifosi
Il Papu non ha dubbi: se potesse tornare indietro, avrebbe voluto giocare in azzurro. “Il Napoli per me rappresenta la passione e il sentimento dei napoletani. E poi, Diego… sono cresciuto guardando le sue giocate in azzurro”, confessa Gomez. Un pensiero che sottolinea il legame emotivo con la città e la sua storia calcistica.
Padova, scelta di rinascita
Dopo la squalifica e un periodo difficile, Gomez ha scelto Padova per ritrovare serenità e continuità in campo: “Per rinascere. È una scelta di vita, non mi interessavano i soldi. Ho solo voluto sentirmi importante”.
L’ex Atalanta ha anche spiegato come abbia affrontato i due anni di stop forzato: con pazienza, supporto psicologico e attività alternative come il padel, per gestire il tempo libero e ritrovare equilibrio.
Ricordi e traguardi: dall’Atalanta al Mondiale
Gomez ripercorre alcuni momenti indimenticabili della carriera: dall’esordio con l’Arsenal Sarandí, alla Champions con l’Atalanta, fino alla vittoria del Mondiale con l’Argentina. Nonostante la squalifica, non ha rimpianti: “Rifarei tutto. Dopo ogni cosa brutta ce n’è sempre stata una bella”.
Riguardo al Napoli, l’ex numero 10 riconosce l’importanza storica della squadra: “Avrei voluto giocare lì, sarebbe stato speciale”.
Il Papu di oggi: esperienza e mentalità vincente
Anche a 37 anni, Gomez mantiene la sua qualità in campo e la sua determinazione: “Sono il Papu di sempre, anche con qualche acciacco”. E fuori dal campo? L’ex capitano atalantino si definisce sereno, consapevole e pronto a godersi la nuova avventura a Padova.
Futuro e consigli per i giovani
Infine, Gomez commenta le scelte tattiche e la preparazione di Gasperini e parla del futuro dei giovani: “Raffa Palladino ha un grande futuro davanti a sé. Con il giusto staff e la testa giusta, può raddrizzare la stagione dell’Atalanta”.





