Ancora pochi giorni e il Giugliano manderà in archivio un girone d’andata e una prima parte di stagione assolutamente negativa, a prescindere dall’esito dell’incontro con la Casertana. Una stagione iniziata con la scelta di affidare la panchina a Gianluca Colavitto dopo l’addio di Valerio Bertotto. Una scelta presa dal direttore sportivo Angelo Antonazzo, ufficializzato dal club gialloblù lo scorso 12 giugno. Il dirigente pugliese ha condotto per intero la sessione estiva di calciomercato con l’obiettivo di alzare l’asticella dopo il decimo posto della passata stagione che è valso la qualificazione ai play-off, puntando su un mix di calciatori esperti e giovani, e blindando il bomber Alessio Nepi con un contratto in scadenza il 30 giugno 2027. Scelte che sembravano far presagire a un’annata tranquilla, senza troppe smanie per confermare la categoria e magari migliorare i due decimi posti di fila e recitare un ruolo di maggior prestigio all’interno del girone.
Colavitto saluta, arriva Cudini
Dopo 3 gare ufficiali, però, arrivano come un fulmine a ciel sereno le dimissioni del tecnico puteolano, segno che qualcosa non sia andato per il verso giusto tra l’allenatore e la dirigenza giuglianese. Nello stesso giorno viene ufficializzato l’arrivo di Mirko Cudini, chiamato a valorizzare la rosa e dare stabilità alla squadra all’interno di un girone altamente competitivo. L’avventura dell’allenatore marchigiano inizia con una vittoria contro il Foggia e un pareggio con la Cavese, ma la situazione precipita dopo le sconfitte contro avversari del calibro di Salernitana, Cosenza e Catania, oltre al KO nel derby con il Sorrento e l’ottimo pareggio conquistato in casa del Trapani. A quel punto, la dirigenza, forse frettolosamente, decide di sollevare dall’incarico anche l’allenatore fermano, parecchio contestato anche dal tifo giuglianese, dopo che, appena una settimana prima, Antonazzo ne aveva ribadito la piena stima e fiducia, sottolineando come il calendario non sia certamente venuto incontro alle esigenze di un tecnico costretto fin da subito a confrontarsi contro avversari con ambizioni diverse da quelle del Giugliano.
L’addio di Cudini e l’arrivo di Capuano
A quel punto, il dirigente tarantino, insieme alla società, decide di puntare su un tecnico navigato ed esperto della categoria, ovvero Ezio Capuano, reduce dall’avventura terminata in maniera burrascosa sulla panchina del Trapani. I risultati, inizialmente, sembravano premiare l’allenatore di Pescopagano e la scelta della dirigenza, con ben 3 vittorie consecutive ottenute contro Benevento, Siracusa e Atalanta U23. La situazione, però, crolla in maniera inaspettata nelle ultime settimane, con ben 6 sconfitte di fila tra campionato e Coppa Italia Serie C che ci obbligano ad affermare come questo sia uno dei momenti più critici dell’intera gestione Mazzamauro a Giugliano. Qualche interrogativo è d’obbligo da porsi anche sull’operato di Angelo Antonazzo, arrivato in estate e protagonista in prima linea delle scelte dei calciatori da tesserare sul mercato, oltre agli allenatori sotto contratto e messi alla gogna alle prime difficoltà come Colavitto e Cudini che non hanno avuto il tempo necessario per dare un’impronta di gioco importante alla squadra. Ciò non sta accadendo con Ezio Capuano, saldamente confermato alla guida nonostante il periodo di crisi assoluta.
Non solo gli allenatori: mercato discutibile e tanti flop
Non solo la scelta dei tecnici, dato che è altrettanto importante sottolineare come diversi calciatori arrivati in estate non stiano rispettando le aspettative su di loro riposte. Elementi come Giuseppe Borello, Roberto Zammarini, Luigi D’Avino e Dario Del Fabro avrebbero dovuto aumentare il tasso tecnico della rosa e rappresentare delle vere e proprie certezze tecniche e tattiche, invece, bisogna constatare come anche loro siano stati risucchiati a pieno nel periodo negativo senza riuscire a dare il contributo che ci si aspettava in questa situazione. Una serie di scelte, probabilmente errate come sottolineano i risultati negativi, che ha portato il Giugliano in una situazione di classifica molto complicata. La buona notizia per i tifosi è che la stagione è ancora lunga, il mercato di gennaio potrà dare modo di rimediare agli errori commessi anche con l’aiuto di grande conoscitore della categoria come Capuano, in modo tale di risollevare le ambizioni della piazza gialloblù e il morale di una squadra che, in questo momento, appare completamente appannata nella testa e nelle gambe. Insomma, al netto dei demeriti e delle critiche mosse dalla tifoseria nei confronti di allenatori e giocatori, quest’ultima critica lo stesso Antonazzo per il mercato condotto e di non averci messo la faccia in questo periodo negativo, neanche dopo la contestazione andata in scena a Benevento, o prima ancora contro l’Altamura, scegliendo la via del silenzio stampa dopo la sconfitta del Vigorito. Gli errori, come certifica il responso del campo, sono stati sicuramente commessi, ma per il Giugliano e Antonazzo la seconda parte della stagione è assolutamente da non fallire per non scrivere una delle pagine più buie della storia recente giuglianese.





