Così guarderemo lo sport nel 2035: smart glasses, feed personalizzati e atleti che battono i telecronisti

Il futuro dello sport in TV non sarà fatto solo di maxi schermi e telecronache tradizionali. Secondo le ultime analisi del settore, entro il 2035 vivremo un’esperienza completamente diversa: iper-personalizzata, interattiva e guidata dai contenuti generati direttamente da atleti, club e tifosi.

Negli ultimi anni la produzione di contenuti sportivi è esplosa: nel 2024 sono stati creati l’equivalente di 114.000 anni di nuovi media, un salto enorme rispetto ai 15.000 del 2008. E la curva non si fermerà: l’intelligenza artificiale spingerà questa cifra oltre quota 200.000 anni entro il prossimo decennio. A dominare non saranno più solo broadcaster e media company, ma protagonisti del campo e loro team digitali, capaci di raggiungere i tifosi tramite app, social e piattaforme proprietarie.

Una trasformazione che cambia il rapporto pubblico–partita. Sempre più utenti seguono highlight, analisi e clip social prodotte dagli stessi giocatori, percepite come più autentiche e impattanti rispetto ai contenuti delle TV tradizionali. Aziende come Greenfly stanno già automatizzando la raccolta e l’invio di foto e video post-gara direttamente agli atleti per la pubblicazione immediata.

Feed personalizzati: ognuno si “costruirà” la propria partita

Il concetto di diretta unica sta lentamente scomparendo. Il tifoso di domani potrà scegliere tra:

  • modalità solo audio dello stadio, senza telecronaca;

  • versioni tematiche in stile cartoon o pop culture;

  • visuale da videogame, con telecamera dietro al quarterback o grafica interattiva;

  • commenti di influencer o creator preferiti;

  • pacchetti dati avanzati, perfetti per gli appassionati di analisi.

Negli USA il multischermo Nfl è già normalità, mentre l’ultimo Madden NFL porterà in TV un’esperienza simile a quella del gaming, con previsioni delle giocate e inquadrature dinamiche.

Smart glasses e realtà virtuale: la nuova frontiera

Il visore VR è ancora un mercato di nicchia, ma la crescita è evidente: negli Stati Uniti una famiglia su dieci ne possiede uno. Meta permette già di seguire la NBA da un finto “posto” a bordo campo, mentre le tecnologie AR inseriranno dati e informazioni senza distogliere lo sguardo dalla partita.

La sfida della pirateria: da problema a opportunità

Le leghe stanno imparando a sfruttare anche gli utenti che seguono stream illegali: pubblicità integrate nel feed e software come Videocites permettono di tracciare la diffusione delle clip pirata e monetizzare pubblico finora invisibile.

Il futuro? Sempre più contenuti, più scelte, più immersione.

Ma una cosa resterà invariata: il rito di guardare la partita insieme, davanti a uno schermo condiviso.

(Foto:thismarketerslife.it)