In casa Inter non c’è pace. Alla delusione per la pesante sconfitta contro il Liverpool in Champions League si aggiunge il rebus legato a Denzel Dumfries, ancora ai box e sempre più al centro di riflessioni societarie e di mercato. L’esterno olandese, fermo dal 13 novembre per un persistente problema alla caviglia, continua ad avvertire dolore. Anche Cristian Chivu, interpellato sulla situazione, non ha potuto sbilanciarsi: i tempi di recupero restano indefiniti.
Dumfries cambia procuratore: un segnale sul futuro?
Nel pieno di questa incertezza, Dumfries ha deciso di affidarsi ad Ali Barat, noto procuratore anglo-iraniano, scelto come intermediario e supporto al padre-agente. Una mossa che inevitabilmente apre a nuove letture sul suo futuro, considerando che il contratto con l’Inter scade nel 2028, ma il giocatore punta a un rinnovo più ricco.
A quasi 30 anni – li compirà ad aprile – Dumfries vuole strappare l’ultimo grande contratto della carriera: l’obiettivo è passare dagli attuali 4.5 milioni ai 6 milioni netti. Una richiesta che difficilmente la dirigenza nerazzurra potrà soddisfare.
Rinnovo complicato e scenari di mercato
Il cambio di rappresentanza potrebbe accelerare scenari alternativi già da gennaio, con l’apertura della finestra invernale. Nonostante nel contratto sia presente una clausola rescissoria da 30 milioni, la valutazione reale del giocatore oggi si aggira sui 20 milioni di euro. Una cifra che lo rende appetibile soprattutto per diversi club di Premier League, che in passato avevano sondato il terreno senza affondare il colpo.
Futuro ancora tutto da scrivere
Al momento non ci sono trattative concrete, ma le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive: tra infortunio, richieste d’ingaggio elevate e una situazione contrattuale in evoluzione, l’Inter potrebbe trovarsi davanti a una scelta importante. E il futuro di Dumfries resta più incerto che mai.





