Jannik Sinner e Carlos Alcaraz hanno regalato uno dei momenti più divertenti della settimana alle ATP Finals di Torino. I due giovani campioni, ormai protagonisti assoluti del tennis mondiale, si sono raccontati in una lunga intervista alla CNN, mostrando ancora una volta quanto la loro rivalità resti confinata al campo da gioco.
Con la solita ironia, Alcaraz ha rotto il ghiaccio con una battuta che è già diventata virale:
“Agli US Open ho detto che vedo più Jannik di mia madre”,
ha scherzato lo spagnolo, strappando risate anche al suo “rivale-amico”. Sinner, sempre più a suo agio anche davanti alle telecamere, ha risposto con un sorriso:
“Ma siamo felici di vederci!”.
Un siparietto che racconta bene il feeling tra i due, cresciuto negli anni:
“Direi che il nostro rapporto non è cambiato, si è semplicemente rafforzato. Ci conosciamo meglio, e fuori dal campo parliamo spesso di famiglia e vita quotidiana”,
ha spiegato Sinner.
Alcaraz ha confermato le sue parole:
“La rivalità esiste solo durante le partite. Quando non giochiamo, siamo due persone completamente diverse”.
Ma l’intervista non si è limitata al tennis. C’è stato spazio anche per le passioni extra-sportive: lo sci per Jannik e il golf per Carlos. Quando la giornalista ha chiesto se la loro competizione potesse spostarsi anche su altri terreni, la risposta di Alcaraz è stata immediata:
“Sugli sci non avrei alcuna speranza”.
Sinner, ridendo, ha rilanciato:
“Il divario tra noi sugli sci è lo stesso che c’è tra il suo livello di golf e il mio!”.
Non mancano, poi, i momenti più leggeri, con i due che scherzano anche sull’aspetto estetico. Alcaraz ha ironizzato sui suoi frequenti cambi di look:
“Quest’anno mi sono trattenuto, solo due o tre volte… ma il mio team è già preoccupato per il 2026!”.
Sinner non ha perso l’occasione per punzecchiarlo:
“I suoi cambi di stile sono incredibili. Ora con i capelli bianconeri, qui a Torino, può pure dire di tifare Juve!”.
Tra battute e complicità, l’intervista si chiude con un bilancio sulla stagione appena trascorsa.
Alcaraz ammette:
“È stato l’anno in cui ho espresso il mio miglior tennis, con continuità e fiducia”.
Sinner, invece, riflette con maturità:
“Per me è stata una stagione particolare, ma non dobbiamo dimenticare ciò che abbiamo costruito in questi due anni. Ora voglio solo chiudere con una vittoria”.
Una chiacchierata autentica, fresca e leggera che mostra il lato più umano di due ragazzi destinati a scrivere ancora molte pagine di storia del tennis mondiale — insieme, ma da avversari.





