Lazio, Lotito sbotta: “Il sistema penalizza chi non ha debiti”

Claudio Lotito presidente Lazio

A margine della tradizionale cena di Natale della Lazio, il presidente Claudio Lotito è tornato a esprimere il proprio punto di vista sulla situazione economico-finanziaria del club e sulle norme che regolano il mercato e l’iscrizione ai campionati. Un intervento articolato, nel quale il numero uno biancoceleste ha difeso con decisione il modello gestionale della società.

Lotito ha innanzitutto ribadito la solidità dei conti della Lazio, sottolineando come gli investimenti effettuati abbiano una natura strutturale:

“La Lazio è virtuosa, non ha debiti, non ha bond. Gli investimenti che ho citato sono investimenti strutturali”.

Lotito difende la Lazio e attacca il sistema

Secondo il presidente, l’attuale sistema di controllo presenta evidenti incongruenze. Lotito ha spiegato come il ricorso all’indebitamento, anche per progetti a lungo termine, venga paradossalmente favorito rispetto all’utilizzo di risorse proprie:

“Se io facessi l’academy e accendessi un mutuo, quell’indebitamento non verrebbe percepito ai fini dell’indice. Avete capito l’assurdità?”.

Da qui la critica a un modello che, a suo dire, non premia chi evita di fare debiti:

“Io uso la cassa per risparmiare sugli interessi, mobilito i soldi miei e non di altri, mentre qualcuno fa debiti da 5-600 milioni a tassi usurari del 18% e si iscrive al campionato senza nessun problema”.

Guardando alla sessione di mercato di gennaio, Lotito ha ricordato come il quadro normativo sia cambiato e che ora la palla passi agli organi di controllo:

“A gennaio non c’è più l’indice. I conti li abbiamo presentati, adesso non decidiamo noi ma la commissione”.

Interpellato sul perché non sia mai stato effettuato un aumento di capitale per aggirare i vincoli e sbloccare il mercato, il presidente ha risposto in maniera netta, evidenziando la sproporzione tra costi e benefici:

“L’indice valeva 115 milioni, lo spostamento 3 milioni. Lei avrebbe messo 115 milioni per comprare giocatori su una società che non ha bisogno di giocatori?”.

Lotito ha inoltre ribadito la propria convinzione che il blocco non dovesse essere applicato:

“Io pensavo che il mercato non fosse bloccato, e non solo: non doveva essere bloccato. È stata applicata una norma abolita, gestendo il mercato della stagione in due modi diversi”.

Riferendosi alla scorsa estate, il presidente ha poi fatto una distinzione tra liquidità e solidità finanziaria:

“Le altre squadre avevano un indice di liquidità, che non è un indice di solidità. Puoi avere 700 milioni di debiti e stare per fallire, ma risultare a posto perché copri il breve. Questa roba oggi non esiste più”.

In chiusura, Lotito ha lasciato intendere che le criticità siano da ricondurre al sistema federale, chiamando in causa il confronto con gli organismi internazionali:

“Con la UEFA non abbiamo mai avuto alcun problema. Fatevi una domanda e datevi una risposta”.

(Foto: sslazio.it)