La Premier League è diventata il palcoscenico perfetto per due storie opposte: da una parte chi incendia il campionato e dall’altra chi sembra essersi perso nel buio.
Gol, numeri, rendimento, una stagione che è una vetrina affollata di prestazioni scintillanti e delusioni rumorose.
Mentre Arsenal e Manchester City si riconfermano e proseguono nella loro marcia stabile, il Chelsea sorprende piazzandosi al secondo posto, ma nel frattempo il Liverpool sprofonda in un blackout inatteso.
L’arrivo di Alexander Isak ad Anfield, accompagnato da occhi puntati, ben più che semplici aspettative, avrebbe dovuto rilanciare l’attacco dei Reds. Invece, la realtà è ben diversa: poche occasioni, poco coinvolgimento e prestazioni opache.
Cosa racconta la stagione finora e soprattutto: può il Liverpool permettersi di aspettare?
L’Arsenal conduce e le altre inseguono
Nonostante le 26 gare ancora da disputare in questa stagione e i “soli” sei punti di vantaggio sul Manchester City, l’Arsenal si riconferma vincendo il derby contro il Tottenham per 4-1.
Ma seppur le prestazioni sono più che positive, non domina ancora la tranquillità tra i tifosi dei Gunners.
È già la quinta volta che l’Arsenal si ritrova primo in Premier League dopo 12 partite ma non sono mai riusciti a vincere il titolo nelle ultime tre volte che hanno guidato la classifica a questo punto della stagione.
I loro rivali Londinesi, invece, sono da considerare title challengers a tutti gli effetti, con quattro vittorie nelle ultime cinque partite di campionato, tornati a vincerne tre di fila senza subire gol per la prima volta dal 2022.
Resta al terzo posto il City di Pep Guardiola, malgrado la sconfitta sul campo del Newcastle.
Sconfitta che ha fatto infuriare parecchio il tecnico spagnolo, non solo per i punti persi in questo momento della stagione, ma soprattutto per le decisioni arbitrali e l’utilizzo del VAR in occasione di un rigore non concesso ai Cityzens.
Liverpool, attacco fermo e Isak senza gol
Fa rumore, e parecchio, la crisi che sta attraversando il Liverpool, attualmente dodicesimo in classifica con solo una vittoria nelle ultime cinque in Premier.
I Reds crollano in casa contro il Nottingham Forest perdendo 3-0, un risultato che ad Anfield non si vedeva dal 2015, quando sulla panchina sedeva Brendan Rodgers.
Nel buio del momento attuale emergono comunque alcuni spiragli, grazie alle prestazioni incoraggianti di Hugo Ekitike e Alexis Mac Allister, tra i pochi a mostrare vivacità offensiva.
Ma tra i tanti problemi che Arne Slot deve affrontare in questo momento, uno dei più urgenti riguarda Isak: l’attaccante svedese è ancora molto lontano dal livello mostrato nel suo periodo a Newcastle.
Ci sono attenuanti come la mancanza di ritmo partita, la scarsa condizione fisica e il dover ancora prendere confidenza con la squadra, ma resta comunque sorprendente vedere i numeri negativi del nuovo numero 9 del Liverpool.
Gli unici risultati positivi per Slot sono arrivati ormai quasi un mese fa contro l’Aston Villa ad Anfield e contro il Real Madrid di Xabi Alonso in Champions League.
In un campionato in cui tutte continuano la loro corsa e le altre big cercano di restare al passo, il Liverpool appare intrappolato in alcuni problemi irrisolti. Tutto è ancora da scrivere.
(Foto liverpoolfc.com)





