Il dualismo in porta tra Vanja Milinkovic-Savic e Alex Meret in casa Napoli divide tifosi e addetti ai lavori. Gli azzurri hanno affidato i pali al serbo ex Torino che – complice l’infortunio dell’estremo difensore friulano – sembra aver definitivamente ribaltato le gerarchie. Il ventottenne portiere italiano, titolare sia con Spalletti che con Conte nella vittoria del terzo e quarto Scudetto, ha rimediato una frattura del metatarso e la sua ultima partita giocata risale alla sconfitta a San Siro contro il Milan di Max Allegri.
Napoli, Meret o Milinkovic-Savic in porta? Corbo è certo
I recenti errori di Milinkovic-Savic nella partita persa contro il Benfica di Mourinho in Champions League hanno riaperto il dibattito: Conte deve affidarsi all’ex Torino o ridare fiducia a Meret?
Antonio Corbo, giornalista de la Repubblica, si è espresso così sul tema nel corso della trasmissione radiofonica Pausa Caffè di Radio Tutto Napoli:
“Nei confronti di Milinkovic sono condizionato da qualche pregiudizio, ma quando scrivo certo di essere sempre terzo. Ma io non ho condiviso la partenza di Caprile che a Cagliari sta facendo benissimo e il suo acquisto, tra l’altro oneroso. Per me quello è stato un errore del mercato definito da me pasticciato. Io però ho anche riconosciuto una serie di meriti in quelle che sono le sue grandi impennate. Lui è un mancato cantante lirico perché alterna acuti meravigliosi a qualche stecca. Ancelotti a Castel Volturno mi disse che bisognava seguire Meret che è un gioiellino. Il suo parere, ripeto, mi condiziona. Milinkovic tutto sommato ha fatto bene e bisogna perdonargli le incertezze. Però io preferisco i portieri lineari e spero che Meret torni a essere il titolare. E poi tornando ad Ancelotti, i portieri devono parare, invece Conte ha spesso elogiato Milinkovic per i suoi rilanci”.
(Foto: sscnapoli.it)





