Il Manchester City di Pep Guardiola non è primo in Premier League: paga un ritardo di quattro punti dall’Arsenal, che può allungare ulteriormente con il derby di Londra contro il Tottenham.
Sono già quattro sconfitte in campionato inglese per i Cityzens guidati dal tecnico spagnolo, un risultato preoccupante considerate le dodici partite disputate finora. Un trend da cambiare per riportare il Manchester City alla vittoria della Premier League, un titolo che nella bacheca nella Manchester Blue manca dalla stagione 2023-2024. Lo scorso anno è stato il Liverpool di Arne Slot a fermare la serie di cinque campionati vinti consecutivamente da Pep Guardiola con il suo club.
Quest’anno la favorita, però, non è nemmeno la compagine Reds che dopo dodici partite giocate sono undicesimi con diciotto punti: sei vittorie e altrettante sconfitte. Ad avere costanza in questa prima parte di torneo è l’Arsenal di Mikel Arteta, i Gunners della guida spagnola sono in testa con ventisei punti in undici partite: otto vittorie, due pareggi e una sola sconfitta (alla terza giornata, all’Anfield contro i campioni in carica).
Il City cade e Guardiola fa “follie”
Il Manchester City esce sconfitto dalla sfida al St. James’ Park contro il Newcastle allenato da Eddie Howe. I Magpies si impongono con il risultato di 2-1, maturato nella ripresa con le reti dell’ala sinistra Barnes che annulla il momentaneo pareggio raggiunto dagli ospiti con Ruben Dias.
Un risultato che ha mandato ai matti l’allenatore spagnolo Pep Guardiola. L’ex tecnico di Barcellona e Bayern Monaco non ha digerito la sconfitta e si è scagliato contro il suo posto a sedere in panchina – come testimoniato di seguito da ESPN.
La rabbia di Pep Guardiola non si è fermata qui, la guida del Manchester City prende di mira anche un cameraman al triplice fischio finale della partita di Premier League.
Gesti che non sono passati inosservati, il comportamento del cinquantaquattrenne ha fatto molto rumore e discutere.
(Foto: mancity.com)





