FORMULA UNO – Aprire la finestra e affacciarsi sul weekend che, calcolatrice alla mano, può regalare il titolo iridato a Lando Norris, con la consapevolezza che il tempo delle sentenze è già attualità. C’è poco di cui annoiarsi a Losail, tra ciò che potrà essere e ciò che, sicuramente, è.
Un po’ di istruzioni per l’uso, in ottica Mondiale: Norris è a 24 punti da Verstappen e Piastri. Tradotto: appena due punti in più rispetto all’olandese e all’australiano a fine GP (occhio che, oltre la gara, c’è anche la sprint) per alzare la mano dall’abitacolo e fare ciao-ciao a Max e Oscar.
Un epilogo, il più probabile tra quelli resi possibili dall’aritmetica, che farebbe felice un pilota bistrattato, talvolta, in maniera ingiustamente severa.

Per Ferrari è già tempo di sentenze
Per un bel ciuchino – nel senso più tenero del termine, anche per esorcizzare altri dei suoi capolavori al contrario – che vola (forse), c’è un Cavallino che non vuole proprio saperne di rampare. Della narrazione per cui Leclerc stia sprecando buona parte della sua carriera in F1 e per cui Hamilton sia ormai un vecchietto in fila per la propria pensione, ne si ha nettamente le scatole piene (non quelle del cambio, ovviamente).
D’altronde, fermarsi alle banalità è ormai consuetudine ancor prima dalle parti di Maranello. Ormai si può dire che Ferrari ha fatto i conti senza l’oste e, quando il vino di ottima qualità, la legnata sui denti è doppia. Siccome le bottiglie Charles e Lewis sono, agonisticamente ed economicamente, tutt’altro che fiaschi, non c’è oste – leggasi Vasseur, Elkann e compagnia – che possa domare la sbornia dell’infelicità.
Come ripartire per il 2026? La sensazione – Ferraristi toccate ferro – è che ci sia (ancora…!) della confusione. E non per il vino dell’oste, chiaramente. Chi sa come voler chiudere il 2025, frattanto, è Norris. Con la speranza che il fondo della sua McLaren, questa volta, non regali sorprese negative. Anche perché – Las Vegas insegna – il passaggio dal consumare il fondo e raschiarlo può essere davvero breve. Ferrari, in questo, è riuscita addirittura a superarsi già da un pezzo.





