Il rapporto tra Lewis Hamilton e la Ferrari SF-25 continua ad attraversare uno dei momenti più bui della stagione. Dopo il tonfo di Las Vegas, il sette volte campione del mondo vive un’altra giornata da incubo nelle Qualifiche Sprint del GP del Qatar, chiudendo nuovamente fuori dal Q2 e alimentando un malumore ormai evidente anche ai non addetti ai lavori.
Sul circuito di Lusail, Hamilton non è mai riuscito a trovare ritmo, grip o fiducia. Il suo 18° posto è il segnale più chiaro di una vettura che non segue le sue indicazioni e che continua a intrappolarlo in prestazioni ben al di sotto del suo potenziale.
“La macchina non va più di così”
Il primo indizio di una tensione palpabile è arrivato via radio. Hamilton, all’ennesimo tentativo abortito, ha pronunciato una frase che lascia poche interpretazioni: “La macchina non va più di così.”
Parole dure, che fotografano uno scenario tecnico sempre più complicato per la Ferrari, incapace di reagire nonostante nuove soluzioni aerodinamiche e un setup studiato proprio per massimizzare il carico.
Lo sfogo ai microfoni: freddo, diretto e senza filtri
Arrivato ai microfoni nel paddock, Hamilton non ha cambiato tono. Nessuna diplomazia, nessuna consolazione. Solo la frustrazione di un campione che si sente intrappolato in una vettura imprevedibile: “La macchina era complicata da guidare come sempre, l’ala ad alto carico non ha migliorato niente.”
E quando gli viene chiesto se esista almeno un lato positivo da salvare in vista della Sprint Race, la risposta è un colpo di sarcasmo che ha gelato tutti: “Il meteo è bello.”
Un segnale d’allarme per tutto il team
Le parole di Hamilton accendono un faro sulla situazione Ferrari. L’inglese appare stanco di rincorrere, stanco di adattarsi, stanco di spiegare. La sua analisi è brutale, e ora il Cavallino dovrà dimostrare di saper reagire rapidamente per non compromettere l’intero finale di stagione. La Sprint di oggi sarà la prima occasione di riscatto, ma dopo un venerdì così difficile il compito si annuncia più arduo che mai.





