Dzeko spara a zero: “Facciamo cagare!” Ecco cosa è successo

Edin Dzeko attaccante della Fiorentina presentato alla stampa

La Fiorentina, nonostante il cambio allenatore, non vive un bel momento e le schiette parole di Edin Dzeko lo testimoniano.

La viola è ripartita da Paolo Vanoli in panchina al posto di Stefano Pioli, ma la musica non cambia. La squadra toscana continua a faticare e i tifosi hanno perso la pazienza, decidendo di non supportare attivamente chi scende in campo. In Conference League è arrivata una clamorosa sconfitta tra le mura amiche dell’Artemio Franchi, la Fiorentina ha perso 0-1 con i greci dell’AEK Atene. Un risultato a sorpresa che fa perdere terreno in Europa a Moise Kean e compagni, scivolati al diciassettesimo posto della League Phase con sei punti in quattro partite: due vittorie e due sconfitte.

Nemmeno la cura Vanoli sembra aver sortito effetti sulla rosa della Fiorentina e sui suoi tifosi, l’allenatore ex Torino ha esordito alla guida della nuova squadra in Serie A con un pareggio al Ferraris contro il Genoa dell’esordiente De Rossi è finita 2-2. Un altro pari è arrivato la settimana seguente, sempre in campionato ma in casa, contro la Juventus di Luciano Spalletti (1-1). Un appuntamento con la vittoria costantemente rinviato e una situazione di classifica in campionato tutt’altro che serena: i gigliati sono penultimi in classifica con sei punti in dodici partite.

Fiorentina, Dzeko sbotta e non si contiene

Non le manda a dire Edin Dzeko, l’esperto attaccante bosniaco non si nasconde dopo la clamorosa sconfitta rimediata in casa contro l’AEK Atene in Conference League. In casa Fiorentina continua ad esserci più di qualcosa che non funziona, a testimoniare che – forse – il problema non era il solo Stefano Pioli.

Il trentanovenne Cigno di Sarajevo, schierato con il contagocce in Serie A e con più continuità in Europa, si è lasciato andare ai microfoni di Sky Sport:

“Poi vogliamo dire una cosa? Facciamo cagare, ok. Perdiamo le partite, ok. Ma non è possibile che in casa io ho tifosi che mi gridano contro. Io dico ai tifosi che alla fine potete anche fischiare, ma durante la partita ci vuole un po’ più sostegno perché è difficile che usciamo da questa situazione da soli. Bisogna uscirne tutti insieme e ci vuole più sostegno. Durante le partite non è possibile essere trattati così. Non riusciamo a fare due o tre passaggi di fila e per una squadra come la nostra non è normale. Quando uno sbaglia e iniziano i fischi… ci vuole un po’ più di sostegno, dal campo ma anche dalla tribuna. Se entriamo in questa energia negativa, magari il prossimo passaggio non lo voglio più fare”.

(Foto: acffiorentina.com)