Il rinvio a giudizio del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità legate alle operazioni di mercato riguardanti Victor Osimhen e Kostas Manolas, continua a far discutere. A intervenire è stato Fabio Fulgeri, avvocato del pool difensivo del club azzurro, che ai microfoni di Radio Crc ha espresso la propria delusione per la scelta del GUP, definendola “pilatesca” e priva di un reale approfondimento.
Fulgeri: “Il GUP ha fatto da passacarte, nessun approfondimento sul materiale difensivo”
Fulgeri spiega che la difesa del Napoli aveva depositato un dossier molto ampio, comprendente memorie tecniche, consulenze specialistiche e analisi contabili elaborate da professori universitari ed esperti del settore. “Eravamo fiduciosi. Il materiale era chiaro e ampiamente documentato. Ci aspettavamo che il giudice approfondisse le nostre memorie. Il GUP ha fatto da passacarte”, ha dichiarato.
Secondo il legale, il giudice si sarebbe trovato davanti una mole considerevole di documenti in un arco temporale troppo ristretto per essere analizzata nel dettaglio. Da qui la scelta, ritenuta “più semplice”, di rinviare tutti a giudizio.
Il confronto con altri casi: “Inter, Atalanta e Roma? Vicende simili, esiti diversi”
Uno dei passaggi più forti dell’intervento riguarda il raffronto con altre società coinvolte in operazioni simili. Fulgeri ricorda infatti come, in casi analoghi:
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L’Inter abbia ottenuto l’archiviazione per operazioni con la Roma;
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L’Atalanta sia stata prosciolta;
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La Roma, da cui è partita la prima indagine, non sia stata rinviata a giudizio, pur essendo coinvolta negli stessi meccanismi contestati al Napoli.
“Sono stranezze processuali. Alcune società riescono a sottrarsi ai meccanismi della giustizia. Non c’è alcun accordo illecito tra il Napoli e le altre società coinvolte.”
Per Fulgeri, nel caso Osimhen il presunto vantaggio economico sarebbe stato semmai della controparte, cioè il Lille, così come per Manolas sarebbe stata la Roma ad avere un eventuale beneficio contabile.
“Nessun falso in bilancio, non c’è stato alcun vantaggio”
Fulgeri ribadisce più volte un concetto chiave: il Napoli non avrebbe tratto alcun vantaggio dalle operazioni contestate.
E aggiunge: “Il falso in bilancio può configurarsi anche quando il vantaggio lo riceve un altro soggetto. Ma qui non c’è alcun elemento che faccia presagire accordi irregolari. Nessuna irregolarità, nessun vantaggio.”
Riforma Cartabia e giustizia sportiva: “Riapertura del processo? Una bufala”
Il legale chiarisce anche che:
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La riforma Cartabia non ha inciso abbastanza sui tempi e le dinamiche di certi procedimenti;
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La riapertura del processo sportivo è “una vera bufala”: i termini sono decaduti e la Procura Federale ha già deciso di non riaprire nulla.
“Sarebbe stato folle riaprire il processo sportivo. Gli atti sono stati acquisiti e la vicenda è chiusa.”
Serenità in casa Napoli: “De Laurentiis è consapevole, il processo sarà positivo”
Nonostante il clamore mediatico, Fulgeri garantisce un clima sereno all’interno della società: “De Laurentiis è tranquillo. Il rinvio a giudizio era una delle possibilità previste. Nessuno è colpevole: il processo deve ancora iniziare.”
Il legale, inoltre, si dice convinto che il collegio giudicante approfondirà con serietà le argomentazioni della difesa: “Scommetterei ad occhi chiusi su una definizione positiva della vicenda. Conosciamo il processo, conosciamo i fatti.”
Il Napoli si prepara dunque ad affrontare il processo penale con la convinzione di aver sempre agito nel rispetto delle norme contabili e dei regolamenti. La difesa punta su un impianto documentale corposo e su una linea chiara: nessun vantaggio, nessun accordo illecito, nessun falso in bilancio. La parola ora passa al tribunale.





