Dopo le dichiarazioni rilasciate da John Elkann all’ultima Assemblea dei Soci – dove si era detto “aperto a chiunque fosse interessato alla Juventus” – alcune voci di mercato avevano alimentato l’ipotesi di una possibile cessione di quote del club bianconero. Una lettura che, però, la holding della famiglia Agnelli ha definito completamente fuorviante.
Il portavoce di Exor è intervenuto per chiarire la posizione societaria e spegnere ogni rumor:
«Non sono in corso negoziazioni riguardanti la vendita di una quota della Juventus. Vogliamo annullare categoricamente recenti rumors di stampa».
Una precisazione netta, che ribadisce come non esista alcuna intenzione di disimpegnarsi dal club o di cedere, nemmeno in parte, quote di minoranza.
La smentita arriva direttamente dal quartier generale della holding, dove si è voluto “mettere il punto esclamativo” dopo la presunta interpretazione distorta delle parole di Elkann. L’amministratore delegato, infatti, a novembre aveva sottolineato la storicità del legame tra la sua famiglia e la Juventus:
«Il rapporto della mia famiglia con la Juventus è il più duraturo che esiste nel mondo. Nasce dal mio bisnonno, è stato un rapporto forte. La mia generazione – con Andrea Agnelli – ha dato tanto, e anche le nuove generazioni sono molto coinvolte. Il nostro rapporto è inossidabile».
Elkann aveva ricordato come la Juventus fosse uscita più forte dai momenti difficili del 2006 e dal complesso 2022: “Siamo aperti a chiunque è interessato alla Juventus, l’importante è che il nostro rapporto non venga mai messo in discussione”.
Un’apertura che non riguardava trattative reali, ma un concetto di collaborazione futura senza mettere in dubbio la centralità del legame tra Exor e la Juventus. Oggi, la priorità resta una sola: “È importante che la Juventus vinca e un allenatore come Spalletti deve portarla a vincere”.





