È online sul canale PrimeVideoSportIT l’intervista esclusiva di Clarence Seedorf a Mario Balotelli, che si è raccontato come mai prima d’ora. Tra futuro, rimpianti e verità nascoste, Super Mario ha parlato senza filtri.
Balotelli ha rivelato la sua situazione attuale: “Mi sto allenando con una squadra locale. Mi aspettavo di giocare ancora in Serie A, ma sto aspettando da troppo. Da gennaio valuterò anche offerte straniere. Non sarà il calcio a farmi smettere: smetterò quando lo deciderò io”.
Sul sogno Mondiale è lucidissimo: “Devo essere realistico: non è possibile. Ma è sempre il mio sogno. Giocherei anche a 50 anni”.
Analizzando il calcio moderno, Balotelli non si è trattenuto: “Quando guardo una partita vedo che il calcio è cambiato. Oggi tutti corrono, sono più fisici… ma si è persa qualità. Io corro ancora, e penso di avere più qualità di molti giocatori di oggi”.
Sul Triplete nerazzurro ha aggiunto: “Tutto funzionava alla perfezione. Eravamo amici fuori dal campo. La finale di Madrid? Mourinho non mi ha fatto partire titolare. Ero arrabbiato: in settimana aveva provato me, Eto’o e Milito. Poi ha cambiato. Io ero sicuro – diciamo al 98% – che avrei segnato. Ma alla fine ha avuto ragione: abbiamo vinto”.
Spazio anche all’autocritica: “Quando mi davo obiettivi a lungo termine mi perdevo. Giocavo tre partite bene, poi sparivo. Avrei dovuto pensare settimana per settimana. Quando l’ho fatto, non ricordo una partita giocata male. Tutti pensano al calciatore, pochi alla persona. Se conosci l’uomo, migliori anche il giocatore. Con Seedorf è successo. E anche con Favre, Montella e Mancini”.
Chiusura con una chicca su Ibra e Materazzi: “All’Inter non potevo fare massaggi quando c’erano loro. Mi dicevo: “Ok, sono forte, non mi servono””.





