La rottura improvvisa tra Carlos Alcaraz e Juan Carlos Ferrero ha colto di sorpresa il mondo del tennis, aprendo uno scenario inedito nella carriera del numero uno del ranking. In Spagna, però, emergono retroscena che vanno ben oltre una semplice scelta tecnica.
Secondo fonti iberiche, lo strappo sarebbe maturato durante il confronto per il rinnovo del contratto in vista della stagione 2026. Al centro del dibattito, aspetti economici legati alla gestione dei premi e al peso decisionale dell’head coach, in un momento in cui Alcaraz è diventato una vera e propria azienda globale.
Ma non è solo una questione di numeri. Da mesi i rapporti tra Ferrero e l’entourage del tennista, in particolare con il padre Carlos senior, erano sempre più complessi. Il nodo principale riguarderebbe il futuro “quartier generale” del campione: la famiglia spinge per Murcia, mentre Ferrero è storicamente legato alla sua accademia di Villena. Due visioni inconciliabili che avrebbero logorato il rapporto.
A fare da detonatore finale anche le diverse filosofie di lavoro. Alcaraz, 22 anni, sente il bisogno di maggiore libertà, tra impegni extra-campo, eventi promozionali e momenti di pausa dopo i grandi tornei. Un approccio distante dall’idea rigorosa e totalizzante del suo ormai ex coach, come già emerso nella serie Netflix A modo mio.
Nel breve periodo, Samuel López guiderà da solo lo staff tecnico. Intanto è già partito il toto-nome per il nuovo allenatore: da Carlos Moyá a David Ferrer, passando per Ivanisevic, Ljubičić e il sogno proibito Rafael Nadal. Il futuro di Alcaraz è appena entrato in una nuova fase.
(Foto: atptour.com)





