Napoli bipolare, i numeri lo confermano

E’ ormai chiaro ed evidente che il Napoli di Antonio Conte quest’anno soffra di un disturbo bipolare. Al Maradona imbattibili, in terra straniera vulnerabili e battibili.

IL BUNKER IMPENETRABILE DI FUORIGROTTA

Nel tempio di Fuorigrotta, gli azzurri nel 2025 sono imbattuti, una striscia positiva impressionante con tredici vittorie e quattro pareggi su diciassette gare, unica squadra in Europa nell’anno solare, non accadeva dal 1987, in quel caso undici vittorie e tre pareggi. L’ultima sconfitta del Napoli in casa, tra le mura del Maradona, è datata 8 dicembre 2024, un anno fa. Ad espugnare lo stadio dei partenopei fu la Lazio guidata da Marco Baroni grazie ad una rete di Gustav Isaksen al 78’.

LA KRYPTONITE IN TRASFERTA

E proprio in trasferta gli azzurri si trasformano da invincibili a fragili, arrendevoli, un’involuzione radicale alla quale è difficile dare una spiegazione se non attraverso la scienza dei numeri che rende bene l’idea di cosa stia accadendo. Otto trasferte in campionato, quattro vittorie e quattro sconfitte di cui tre senza trovare il gol. In Champions tre sconfitte in altrettante trasferte, dieci gol subiti e solo due segnati. Sette sconfitte su undici trasferte totali, oltre il 60%.

DUE ATTEGGIAMENTI COMPLETAMENTE DIVERSI

A certificare l’incredibile differenza dei due andamenti, ci sono emblematiche statistiche a sostegno. In primis la media punti tra casa e trasferta è rispettivamente 2,5 punti e 1,1 punti, un abisso. I gol concessi sono il doppio in trasferta, 1,5 contro gli 0,7 casalinghi. La media dei tiri in porta subiti è di 4,2 fuori casa e 2,4 tra le mura amiche. Ma soprattutto il modo di difendere cambia, in trasferta gli azzurri difendono più bassi rispetto ai match in casa, con 33 metri contro i 41 al Maradona. La distanza dei tiri concessi si riduce in trasferta aggirandosi intorno ai 15 metri, praticamente in area di rigore, mentre nel fortino di Fuorigrotta gli avversari non arrivano a meno di 21 metri.

Numeri che sono incredibilmente differenti e si fa davvero fatica a trovare una motivazione, un ragionamento che possa sembrare esaustivo e convincente. Gli infortuni sono sicuramente uno dei problemi, ma al di là di questo vi è un diverso approccio mentale che inesorabilmente condiziona l’inerzia della gara. Urge una soluzione quanto prima poiché l’altalenanza di prestazioni e di risultati rischia a lungo andare di non portare nessun beneficio e di complicare seriamente gli obiettivi stagionali.

(Foto:sscnapoli.it)