Napoli Women, lettera aperta dopo insulti sessisti: svelato il contenuto

Napoli Women

Brutto episodio quello avvenuto dopo l’amichevole tra il Napoli Women U17 e il Don Guanella U14, terminata 4-2 per i ragazzi. Alcuni giocatori del Don Guanella, però, si sono resi protagonisti di comportamenti gravi nel post-gara. Negli spogliatoi hanno pubblicato sui social messaggi con toni offensivi e sessisti: “tornate a fare le ballerine”, “le avete prese, pu**ane”, “vogliamo i reggiseni”. Insulti pesanti e inaccettabili rivolti a un gruppo di minorenni.

Per questo il Napoli Women ha diffuso una lettera aperta per richiamare al rispetto e ai valori dello sport, condannando quanto accaduto.

Napoli Women: la lettera aperta dopo gli insulti all’U17

“Durante una partita della nostra U17 contro una squadra maschile U14, è successo qualcosa che nessuna società sportiva dovrebbe mai vedere né tollerare.

Le nostre ragazze – minorenni, atlete, figlie, studentesse – sono state bersaglio di insulti sessisti e omofobi. Parole volgari, allusioni esplicite, commenti sul corpo femminile e versi che imitavano atti sessuali. Offese pesanti, violente, che non dovrebbero essere pronunciate da nessuno, tantomeno da ragazzi così giovani.

A fine gara, alcuni giocatori avversari hanno pubblicato sui social foto e video accompagnati da scherni e slogan degradanti. Alcune nostre atlete sono state persino contattate in privato, subendo nuove molestie e mancanze di rispetto.

Questo non è sfottò.

Non è competizione.

Non è calcio.

È una ferita. Una ferita che colpisce un gruppo di ragazze che si impegnano ogni giorno, che credono nei valori dello sport e che provano a costruirsi un futuro in un ambiente dove spesso devono ancora lottare per essere accettate.

Nessuna ragazza dovrebbe sentirsi umiliata solo per il fatto di essere donna. Nessuna dovrebbe tornare a casa con il peso di insulti che negano il suo diritto di esistere in questo sport. Nessuna dovrebbe temere che il campo, il suo spazio di libertà, possa trasformarsi in un luogo ostile.

Oggi denunciamo pubblicamente quanto accaduto. Non per alimentare rabbia, ma per prenderci una responsabilità che riguarda tutti. Se i ragazzi parlano così, significa che noi adulti – società, allenatori, famiglie, istituzioni – non stiamo facendo abbastanza.

Il Napoli Women non vuole limitarsi a condannare. Noi crediamo nella crescita, nel cambiamento e nel ruolo educativo dello sport.

Per questo invitiamo ufficialmente la società avversaria, i tecnici e i ragazzi coinvolti a trascorrere una giornata con noi in un centro antiviolenza e antidiscriminazione. Sarà un momento formativo sul rispetto, sulla parità di genere e sull’importanza delle parole: quelle che feriscono e quelle che costruiscono.

Non per punire.

Non per umiliare.

Ma per offrire un’occasione vera di consapevolezza.

Perché i ragazzi di oggi non diventino gli uomini violenti di domani. Perché il calcio torni a essere un luogo sicuro e inclusivo. Perché le nostre ragazze – e tutte le ragazze – sappiano di avere intorno una comunità pronta a proteggerle, sostenerle e credere in loro.

Alle nostre atlete diciamo una cosa chiara: non siete sole. Il Napoli Women sarà sempre un ambiente in cui il talento viene rispettato, la dignità tutelata e la voce di ogni giovane atleta ascoltata.

Trasformiamo questo episodio vergognoso in un punto di svolta. Non per creare conflitti, ma per costruire insieme un modo diverso di stare in campo e fuori dal campo.

Napoli Women”