NBA, notte folle per LeBron: tra record e vittoria epica

LeBron James in NBA

Per un finale così ci voleva una notte dal sapore mitologico. A Toronto, i Los Angeles Lakers vincono 113-110 grazie a una tripla allo scadere di Rui Hachimura, ma la storia vera è un’altra: si interrompe a 1297 partite la striscia di gare in doppia cifra di LeBron James, un record durato 18 anni e considerato ingestibile persino dal libro dei record NBA.

La scena è già cult: 110 pari, tre secondi sul cronometro, palla Lakers. Austin Reaves è in stato di grazia – chiuderà con 44 punti – ma quando arriva il raddoppio decide di fidarsi delle parole del suo leader. La palla finisce nelle mani di LeBron, autore di appena 8 punti in una delle sue peggiori serate al tiro. Davanti a lui due strade: tirare per allungare il record, oppure fare la giocata corretta. Qualche secondo prima aveva detto a Hachimura: “Preparati a tirare”.

James non esita. Mette palla per terra, attira la difesa, scarica nell’angolo. Detto, fatto. Rui tira, segna, fa esplodere i suoi compagni e condanna Toronto. E proprio lì, nella città dove LeBron ha costruito alcune delle sue pagine più dominanti, cade uno dei record più impressionanti dello sport professionistico.

La striscia si ferma, ma la narrativa cambia: non è una fine, è una dimostrazione. James ha scelto ancora una volta la giocata giusta, quella che ti fa vincere, quella che racconta chi è davvero. A fine gara, Reaves lo sintetizza meglio di chiunque altro:
“Lo criticano da sempre: se tira, gli dicono che doveva passarla; se passa, che doveva tirare. A lui interessa solo vincere.”

Dal 6 gennaio 2007 al 4 dicembre 2025: 18 anni di dominio, costanza e grandezza.
La streak è finita, ma la leggenda no.
Anzi, oggi è più viva che mai.

(Foto: nba.com)