È tornato il Napoli che gioca a calcio, perché è almeno questo quello che si chiedeva. Nei salotti delle TV o in altri posti più disparati, si discute sul fatto che le critiche siano state eccessive, ma evidentemente si dimenticano alcune prestazioni ignobili dove, appunto, il Napoli non ha giocato a calcio.
Un pubblico esigente che vuole solo divertirsi
Il pubblico di Napoli sarà esigente, ma quello che si chiede è semplicemente divertirsi, poi come sempre, si può anche perdere, ma almeno vedere una squadra che sia degna di essere chiamata tale.
Il cambio tattico dà nuova solidità
Per emergenza o perché forse, si potrà cambiare assetto tattico da qui in avanti, ieri con lo schieramento della difesa a tre, ma soprattutto con l’inserimento di due esterni d’attacco puri e più vicini alla punta, la squadra è sembrata più solida ed ha prodotto gioco. Hojlund è sembrato sicuramente più pimpante ma anche meno solo. Neres sugli scudi sembrava il funambolo ai tempi dell’Ajax di ten Hag e Noa Lang “quasi” quello che ha incantanto Eindhoven.
Una squadra ricompattata
Giusto per fare alcuni nomi, ma ciò che ha funzionato è quello che ci siamo detti all’inizio: i ragazzi hanno saputo ricompattarsi, unirsi e riconcentrarsi. Questa mattina Napoli si sveglia nuovamente con il primato, ma si augura soprattutto che possa finalmente esserci continuità, certo magari con qualche infortunio in meno, e qui ci vorrebbe una buona dose di “ciorta”.





